In rete ho recuperato la documentazione sull'esperienza di quegli insegnanti dell'Emilia Romagna che sono stati a Norwich appena dopo di noi. E' un esempio di teacher training a vari livelli. Have a look!
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Resoconto sintetico dello Stage a Norwich (Gran Bretagna)
28 agosto-8 settembre 2006
Benedetta Toni (IRRE ER)
Progetto regionale USR ER-IRRE ER
Nell’ambito delle azioni di ricerca in partenariato tra USR ER e IRRE ER è stata ideata un’iniziativa di formazione all’estero presso il NILE di Norwich.
Lo stage presso NILE - NORWICH Institute for Language Education, struttura riconosciuta a livello internazionale sulla didattica della lingua inglese, ha previsto attività di formazione e ricerca sulla lingua inglese nella scuola primaria, strettamente collegate con la formazione in competenze linguistico-comunicative e metodologico-didattiche dei docenti di scuola primaria attualmente in atto in Emilia Romagna.
L’iniziativa è stata resa possibile grazie all’attenzione degli enti promotori (USR ER nella persona del Direttore Generale, Dott.ssa Lucrezia Stellacci e IRRE ER nelle persone del Presidente, Prof. Franco Frabboni e del Direttore, Dott. Mauro Cervellati) per la qualificazione della formazione in inglese dei docenti di scuola primaria.
Il progetto è stato realizzato, supervisionato e coordinato dal Dott. Giancarlo Cerini (Dirigente Tecnico USR ER e responsabile del progetto) e dalla Dott.ssa Benedetta Toni (ricercatrice IRRE ER e responsabile scientifica del progetto).
Per gli aspetti amministrativi del progetto referente è stato il Dott. Leandro Venturi (Dirigente scolastico - Direzione Didattica XIII° Circolo di Bologna) e per gli aspetti logistico-organizzativi a Norwich referente è stata la Dott.ssa Marika Triola (tutor-formatore - 8° Circolo Bologna). Tra gli enti che hanno collaborato al progetto si segnalano inoltre gli Uffici Scolastici Provinciali di Bologna, Forlì e Parma.
In particolare all’esperienza hanno partecipato 61 docenti:
· 27 docenti che completavano la formazione linguistica e metodologico-didattica di livello B1 (QCER),
· 26 docenti specialisti e specializzati,
· 6 docenti-formatori coinvolti nella formazione regionale sull’inglese e nelle attività di ricerca intraprese da USR ER e IRRE ER,
· 2 docenti dell’IRRE ER (un ricercatore e un docente) per la supervisione scientifica e per la documentazione del progetto.
L’offerta formativa della struttura ha previsto:
v il corso Teaching English to Young Learners 2006 per i docenti che completavano la formazione linguistica e metodologico-didattica di livello B1 (QCER),
v il corso From Key Principles to Best Practices in CLIL: Teaching English across the Curriculum 2006 per i docenti specialisti e specializzati.
Il corso Teaching English to Young Learners 2006 è un corso di metodologia per l’insegnamento dell’inglese nella scuola primaria svolto completamente in inglese. Nello specifico i docenti che completavano la formazione linguistica e metodologico-didattica di livello B1 (QCER) si sono confrontati con specialisti dell’ambito e hanno potuto ritrovare, analizzare, discutere le tecniche innovative, i materiali, il sillabo orientato, le riflessioni sulla lingua nel curricolo, le modalità di documentazione e valutazione degli apprendimenti linguistici.
Il corso From Key Principles to Best Practices in CLIL: Teaching English across the Curriculum 2006 è un corso monografico in lingua inglese sull’innovazione metodologica del CLIL. L’articolazione del percorso è stata ricca e dettagliata e ha offerto un panorama di riflessioni e attività sugli apporti qualitativi legati all’utilizzo di questa metodologia sia in ambito linguistico sia in ambito disciplinare. I docenti specialisti e specializzati che già insegnavano l’inglese nella scuola primaria si sono confrontati con presentazioni teoriche e attività pratiche sui contesti privilegiati e/o sperimentali dell’utilizzo del CLIL per poterne successivamente valutare la trasferibilità nelle proprie realtà di appartenenza.
I formatori sono stati coinvolti in attività di supporto scientifico-organizzativo, ricerca, consulenza, affiancamento e tutoraggio.
Breve valutazione dei corsi
Dalle discussioni informali con i partecipanti, dagli incontri fra i formatori e dai questionari prodotti dal NILE l’iniziativa risulta un’esperienza di pieno successo sul piano scientifico ed umano.
I punti di forza sul piano scientifico in relazione alla qualità didattica sono i seguenti:
v i formatori, docenti di entrambi i corsi (TEYL e CLIL), sono autori di pubblicazioni scientifiche e formatori qualificati a livello internazionale,
v i contenuti di entrambi i corsi hanno alternato presentazioni teoriche ad attività pratiche, ma in generale da parte di tutti i partecipanti è stato evidenziato un immediato riscontro concreto nella prassi scolastica,
v la validità delle strategie didattiche proposte: affettivo-sociali, cognitive, metacognitive,
v l’accuratezza delle attività di rinforzo linguistico,
v la metodologia vincente del project work (strumento di valutazione dei processi di apprendimento) nucleo fondante di entrambi i modelli formativi per coniugare contenuto e lingua, per favorire l’apprendimento collaborativo, per promuovere la discussione e la riflessione sull’acquisizione delle diverse abilità e sulla elaborazione dei processi cognitivi, per rendere lo studente responsabile del proprio percorso di apprendimento, per stimolare le diverse modalità di rappresentazione del linguaggio comprese quelle di comunicazione non verbale,
v le tre conferenze (lezioni magistrali) di esperti internazionali sull’insegnamento della lingua straniera per arricchire il programma con spunti di riflessione sulla professionalità docente.
I punti di forza sul piano umano:
v la costante motivazione ad apprendere,
v il clima di classe coinvolgente ed entusiasmante,
v la partecipazione attiva dei componenti del gruppo dei project works,
v il desiderio di ritornare anche a proprie spese a conferma del fatto che il bisogno di aggiornarsi è una prerogativa fondamentale dell’insegnante di lingua straniera.
Uno sguardo al social programme e agli alloggi
La formula della full immersion nella lingua inglese realizzata non solo attraverso i corsi intensivi ma anche attraverso gite a Cambridge e Blickling Hall, uscite serali a Norwich nei pub inglesi con menù tipico e musica del luogo (complessi folkloristici e danze tradizionali) si è rivelata un’opportunità rilavante.
Gli alloggi, in particolare, predisposti come appartamenti per otto persone con cucina in comune hanno favorito la socializzazione, la messa in comune di idee e pensieri, momenti di incontro e confronto.
L’esperienza è stata un’occasione eccellente per la crescita professionale ed umana di docenti e formatori e può servire come punto di partenza per ripensare la formazione iniziale e in servizio degli attuali e futuri insegnanti di lingua straniera.
Un modulo formativo all’estero si rivela un passaggio imprescindibile nella qualificazione del buon insegnante di lingua straniera.